Alla Lega Navale Italiana sez. di Napoli il battesimo del mare per il WAM-V8 con eGUARDIAN – Spin-off dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope
Settembre ha portato una piccola grande rivoluzione nelle acque di Napoli: il debutto del WAM-V8, innovativo drone marino di eGUARDIAN s.r.l., spin-off dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope nata anche grazie al cofinanziamento di “Campania Startup 2023” della Regione Campania finalizzato a sostenere la creazione e il consolidamento delle startup innovative ad alta intensità di conoscenza. Un test che segna un passo importante per la ricerca oceanografica e per la tutela dell’ambiente marino e costiero, che vede la nostra Sezione sempre più attenta alle politiche ambientali che già da tempo ha stilato una convenzione con l’Ateneo, finalizzata alla promozione di attività di ricerca e innovazione.
Le prove in mare sono state rese possibili grazie a una collaborazione che unisce mondo accademico, imprese e istituzioni: Lega Navale Italiana Sez. di Napoli, Circolo Canottieri Napoli, Next Geosolutions s.p.a., Ocean Power Technologies, Scugnizzi a Vela, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope ed eGUARDIAN s.r.l. hanno lavorato fianco a fianco, mettendo in comune competenze e risorse per dare vita a questa sperimentazione unica nel suo genere.
Il WAM-V8 non è un semplice mezzo di superficie: rappresenta infatti una nuova frontiera nella raccolta di dati geofisici e ambientali. Il veicolo autonomo può essere equipaggiato con strumenti di altissima precisione, come multibeam, sidescan sonar e sub bottom profiler, indispensabili per lo studio e la caratterizzazione dei fondali marini. A questi si aggiungono altri sensori che osservano la colonna d’acqua e permettono di caratterizzarla dal punto di vista fisico, acustico, chimico e biologico.
Il test ha dato esito positivo, confermando la solidità del progetto e le potenzialità del drone. Grazie alla possibilità di operare sia in guida autonoma che controllato a distanza, il WAM-V8 può spingersi in aree di basso fondale difficilmente accessibili, ampliando così i confini della ricerca scientifica e delle attività di monitoraggio. Le sue applicazioni non si limitano al settore geofisico: il mezzo è pensato anche per la raccolta di dati oceanografici, aprendo la strada a studi integrati sullo stato di salute degli ecosistemi marini.
Ma l’importanza di questo debutto va oltre il valore tecnologico. Il WAM-V8 si candida infatti a diventare un prezioso alleato per la tutela dell’ambiente marino e costiero. La sua capacità di acquisire dati dettagliati e continui permetterà di monitorare con maggiore efficacia fenomeni che incidono sugli equilibri naturali, fornendo strumenti concreti per affrontare sfide come l’erosione, l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Inoltre il WAM è totalmente alimentato a batterie riducendo l’impatto delle operazioni di monitoraggio sull’ambiente marino.
Un’innovazione nata a Napoli che guarda lontano: dal golfo partenopeo agli scenari globali, il futuro della ricerca marina potrebbe avere sempre più il volto di un drone.
La Lega Navale Italiana Sez. di Napoli rinnova così la massima disponibilità nel supportare esperienze che consideriamo indispensabili alla ricerca ed alla tutela dei nostri mari.











